A Domaine de la Verpaille sono Estelle e Baptiste i padroni di casa: legati saldamente alla loro terra d’origine, rappresentano la quinta generazione a gestire questo domaine familiare a Viré, nel Mâconnais: è l’areale di produzione più a Sud della Borgogna e il vitigno protagonista qui è lo Chardonnay.

L’obiettivo dei vini di Domaine de la Verpaille è -spiegano- “reveler nos terroirs”, cioè svelare i segreti di ogni singola parcella, per raccontare la storia di una delle zone vitivinicole più riconosciute al mondo. Estelle e Baptiste costruiscono questa narrazione con pochi sostanziali accorgimenti: agricoltura biologica in vigna, certificata in etichetta dal 2009, utilizzo di solo rame e zolfo per difendere le piante dalle malattie e inerbimento naturale tra i filari. In cantina si fa di tutto per esprimere al meglio il potenziale delle uve raccolte, utilizzando solo lieviti indigeni per attivare le fermentazioni e lasciando riposare a lungo il vino prima della bottiglia, per lo più in demi-muid, le botti francesi da 600 litri, usate.

I vini bianchi sono il cavallo di battaglia di Domaine de la Verpaille, realizzati a partire da uva Chardonnay in purezza proveniente da micro parcelle, soprattutto nella AOC Viré-Clessé, di età differenti – addirittura centenarie per il “Vieilles Vignes” – e con suoli principalmente di matrice calcarea. Il vino che ne deriva è vivo, fine ed elegante, sostenuto da vibrante mineralità e da un potenziale di invecchiamento lunghissimo. A completare la serie delle etichette distribuite da VinGlou, un Brut Nature Rosé a base Gamay, dall’anima più leggera e conviviale.