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Renaud Boyer

Francia | Borgogna

Renaud Boyer dal 2004 occupa 3 ettari della proprietà di famiglia a Mersault, nella Côte de Beaune, uno dei territori-chiave della Borgogna. Lavora le vigne dello zio, Thierry Guyot, precursore dell’agricoltura biologica che già nel 1986 lavorava in biodinamica.

Vignaiolo integerrimo e paziente, Renaud ha scelto la strada che più gli corrisponde: senza proclami né concessioni, si definisce un adepto della viticoltura naturale e senza solfiti. Produce vini perfettamente corrispondenti all’andamento dell’annata. Quando nel 2017 la Commissione per la Denominazione non ha gradito l’atipicità dei suoi vini, per tutta risposta Renaud ha cambiato l’etichetta del suo Saint-Romain, una magnifica parcella storica, chiamandolo “SR” e mettendolo quindi in bottiglia come Borgogna generico. Oggi il vino è tornato nell’AOC (Appellation d’origine contrôlée).

Le parcelle sono a Saint-Romain, Puligny-Montrachet e nei dintorni di Beaune. Renaud vendemmia a mano, vinifica a grappolo intero e senza solforosa aggiunta. Le viti di Chardonnay hanno oltre 80 anni, allevate su suolo di marne bianche esposto a Sud-ovest. Il vigneto di Pinot Nero ha invece 50 anni, i terreni sono argilloso-calcarei, con massiccia presenza di calcare di origine lavica. Il Saint-Romain Rouge, dall’eccezionale potenziale d’invecchiamento, viene pigiato con i piedi, vinificato a grappolo intero, per poi fare una macerazione di 3 settimane. Nel 2022, per la prima volta, VinGlou commercializza sei etichette di Boyer, che quest’anno ha scelto di rafforzare il suo legame con l’Italia e la nostra distribuzione, concedendo alcune bottiglie (i numeri sono limitatissimi) dei suoi cru.

Le etichette