Questa è la storia di un piccolo podere di famiglia, “che era dei miei nonni” racconta Andrea Vesentini. L’Azienda Agricola Podere Pisani, quest’anno alla terza vendemmia ufficiale, ha in realtà una storia più lunga alle spalle “già dal 2007, con papà, abbiamo iniziato ad imbottigliare il vino. Sono stati anni di prove e di diffusione limitata a un circolo di amici e parenti” aggiunge. Podere Pisani, a Valeggio sul Mincio (Vr) nasce con questa storia alle spalle e dalla volontà di valorizzare vini che anno dopo anno erano più buoni, accompagnati da scelte agronomiche che hanno abbracciato prima l’agricoltura biologica (dal 2020, i vini della vendemmia 2023 sono i primi a riportare l’indicazione della certificazione) e quindi le pratiche agricole biodinamiche (dal 2021), con la scelta di collaborare con l’agronomo Adriano Zago che guida anche la parte di cantina.
La vigna occupa circa due ettari di 4 totali e al Podere ci sono anche un oliveto, un frutteto, una porzione di bosco che separa i due corpi dell’azienda e terreni che sono stati dedicati ai cereali, con la semina di un miscuglio evolutivo. I vitigni allevati sono Merlot, Cabernet, Corvina, Chardonnay, Riesling e Tocai, che è da sempre presente nell’area delle colline moreniche del Garda, di cui Valeggio occupa l’ultima propaggine. “Abbiamo scelto un’agricoltura capace di preservare la fertilità dei suoli e di realizzare vini artigiani, autentici, che sappiano esprimere il carattere di queste terre” spiega Andrea.
Le prime due etichette in commercio (un Rosso e un Bianco, con le due maiuscole perché sono anche i nomi dei vini) sono realizzate a partire da una bella xilografia della sorella Elisa.