Paul-André e Anouk Risse lasciano nel 2012 il campo della biologia e intraprendono un percorso di formazione sul vino, loro grande passione, frequentando insieme un Master internazionale sul vino e la vigna. Trascorrono due anni ricchi di esperienze tra Francia e Italia e, dopo un soggiorno in Canada, a sperimentare viticoltura e vinificazione convenzionali, ritornano in Europa.

Attenti alla biodiversità e desiderosi di intraprendere un cammino legato ai principi dell’agricoltura biologica, si confrontano con alcuni piccoli produttori del mondo “bio” e biodinamico, e infine acquistano parte del vigneto di Bruno Allion, coltivato in biodinamica sin dal 1997, a Thésée in Val de Cher, cuore della Loira. Siamo a pochi chilometri da Tours, il vigneto è incantevole: esposto a Sud, digrada verso lo Cher intervallato da alberi da frutto e piccoli orti. Le cantine tradizionali sono scavate nel tufo. Insieme a Bruno, ormai in pensione, nel
2017 fanno la loro prima vendemmia e vinificazione, per poi continuare da soli: comincia l’avventura del Jardin de Theseiis.

Sui 5 ettari scarsi, troviamo le vigne di 50 anni piantate dal padre di Bruno, le loro radici sane nel suolo argilloso-siliceo e sabbioso, per vini singolari che rispecchiano le annate e il terroir: Sauvignon, Romorantin, Pinot d’Aunis e Gamay. Nessuna solforosa aggiunta, nessuna carbonica per i rossi e pressatura diretta per i bianchi. Tutti i vini affinano in legni usati per almeno un anno.